Dsquared2
DSQUARED2
“Born in Canada, living in London, made in Italy” è il claim dei gemelli Dean & Dan Caten, founders del brand Dsquared2. Uno story telling a due voci ci racconta di un mondo country casual, ma allo stesso tempo sartoriale, fatto di layering e mix di materiali in cui il denim fa da padrone.
Originari di Willowdale, Ontario, frequentano la prestigiosa accademia di moda Parsons a NY. Fin da piccoli mostrano un’attrazione quasi ossessiva per il denim - essenziale del guardaroba americano - costretti però a reprimere in quanto loro padre lo ritiene capo non di buon costume. Sarà proprio questo veto che farà crescere in loro ancor di più l’amore per questo materiale iconico.
Nel 1995 Dean e Dan si trasferiscono a Milano e un anno dopo, in seguito ad un accordo di produzione con l’azienda riminese Gild, viene alla luce ufficialmente DSQUARED2. L’ anno successivo Dsquared2 sfila per la prima volta Milano La consacrazione mediatica arriverà qualche anno dopo, nel 2001, quando il duo ha la fortuna di creare circa 150 costumi per i ballerini del Madonna’s Drowned World Tour. Successivamente, nel 2003, veicolo pubblicitario del loro stile, è la star del pop degli anni 2000 Cristina Aguilera, testimonial eccellente per l’uscita in concomitanza del lancio della linea donna.
Uno stile all’apparenza composto da capi basici tipici dell’estetica disimpegnata del vestire nordamericano, come il denim, le camicie dal sapore country, o le tee shirt, ma rimaneggiato tramite sovrapposizioni e dettagli sartoriali, si differenzia in ogni collezione grazie ad accorgimenti sempre nuovi ed originali.
Negli ultimi anni, a far da padrone tra i must have del brand, è la linea ICON, alla quale il duo lega sempre una figura iconica per veicolarne la comunicazione come per esempio la cantante Cher o il calciatore Zatlan Ibrahimovic.
L’ecclettismo stilistico ha permesso ai due gemelli canadesi di vincere una scommessa ove, pur partendo da capi basici del guardaroba maschile sono riusciti a raccontare un mondo e una storia in cui l’acquirente si identifica e si sente iconico.